SABATO 19 Agosto alle ore 21,00 si terrà con ingresso gratuito fino a esaurimento posti, nella piazzetta antistante la Casa Museo Puccini di Celle, il concerto in onore della grande diva. A fine evento verrà offerto a tutti dall’Associazione Lucchesi nel Mondo un brindisi sotto le stelle.
Nel 2023 il mondo della lirica e della cultura mondiale celebra “la Divina” Maria Callas. A lei è dedicato il terzo appuntamento della rassegna Celle sotto le Stelle organizzata dai Lucchesi nel Mondo nel 50° anniversario di fondazione del Museo Pucciniano, una serata speciale durante la quale sarà presentato un excursus tra le più note arie delle opere che la grandissima soprano ha fatto sue: Cavalleria rusticana, Macbeth, Tosca, Madama Butterfly, La Traviata, Nabucco, La Gioconda, Norma e Il Barbiere di Siviglia.
Darà voce ai personaggi già interpretati dalla Callas il soprano livornese Valentina Boi: Abigaille in Nabucco, Santuzza in Cavalleria rusticana, ToscaeLa Gioconda, ruoli di grande intensità che ha già interpretato con successo in teatro. Valentina, nata in seno all’Accademia del Festival Puccini, allieva delle grande Daniela Dessì, dopo il debutto alla Scala, al Filarmonico di Verona, al Carlo Felice di Genova e al Teatro Lirico di Cagliari, si è presentata nei teatri europei nel repertorio lirico drammatico interpretando personaggi come Minnie nella Fanciulla del West, Adriana in Adriana Lecouvreur, Iris nell’Iris di Mascagni e ultimamente Turandot nel capolavoro incompiuto di Puccini.
Sarà affiancata dal tenore Italo-Belga Mickael Spadaccini, già protagonista nove anni fa del bellissimo concerto al Palazzo delle Belle Arti di Bruxelles con cui i Lucchesi nel Mondo celebrarono i novanta anni dalla scomparsa del maestro Puccini. Ad oggi ha alle spalle un’importante carriera internazionale: in Italia ha interpretato ruoli principali a Cagliari, Trieste, Brescia, Bergamo, Cremona, Lucca, Livorno, Modena e al Festival Verdi di Parma. All’estero ha cantato a Varsavia, Magonza, Brno, nei principali teatri tedeschi e in oriente a Mumbai e a Seoul. È il principale tenore dell’opera di Vilnius in Lituania, quest’estate è presente in vari cartelloni italiani come Don Josè in Carmen, Manrico in Trovatore e Calaf in Turandot.
La parte belcantista delle serata è affidata Noemi Umani che di recente ha avuto molto successo nella Traviata a Teatro Goldoni di Livorno. Il giovane soprano aretino si esibirà nel duetto e nella grande aria dal primo atto del capolavoro verdiano che la Callas interpretò magistralmente alla Scala per la regia di Luchino Visconti. Noemi sarà anche la bella e scaltra Rosina de Il Barbiere di Siviglia, ruolo che la Callas interpretò al fianco del grande baritono Tito Gobbi.
Al pianoforte Stefano Teani, un eccellente musicista versatile che ha consolidato una carriera internazionale tra cui il Festival di Erl in Austria e molteplici attività come direttore d’orchestra, compositore, divulgatore e direttore artistico.
A ripercorre le tappe della vita della Callas e ad esplorare la straordinaria trasformazione che “la Divina” portò all’opera lirica nel dopoguerra sarà la regista e scrittrice Vivien Hewitt, responsabile per la programmazione artistica degli eventi musicali dell’Associazione.
LA CALLAS
Maria Callas nacque il 2 dicembre 1923 a Manhattan, figlia di emigranti greci; dal 1937 crebbe e si formò vocalmente ad Atene a causa della separazioni dei genitori. A soli 15 anni debuttò come Santuzza in Cavalleria rusticana nel conservatorio della sua città. Nonostante la guerra, tra il 1941 e il 1945 si affermo debuttando in opere impegnative come Tosca, Fidelio e il Tiefland di D’Albert. Ostinata e ribelle, la giovane Callas tornò a New York nel 1945 per cercare il padre e la fortuna artistica. Visto che il Metropolitan di New York si limitò ad offrirgli solo un contratto da principiante, nel 1947 prese la nave per l’Italia dove ebbe un successo immediato ne La Gioconda di Ponchielli all’Arena di Verona. Fu poi protagonista della Turandot a Caracalla, debuttando successivamente a Roma con Serafin anche nelle opere di Wagner. Fece un colpo sensazionale quando accettò una sostituzione dell’ultimo momento come Elvira ne I Puritani di Bellini, dimostrando così la sua straordinaria padronanza delle agilità, appannaggi dei grandi belcantisti. Al suo debutto alla Scala il pubblico fu inizialmente freddo, ma nell’arco di poco “la Divina” regnava suprema nel teatro milanese.
Attrice di grande forza drammatica, era musicalmente perfezionista e determinata nella certezza di essere la cantante più dotata e famosa del mondo. La sua vita privata divenne un perenne melodramma che il pubblico seguiva assiduamente sui “rotocalchi”: si parlava delle rivalità reali o presunte con i colleghi, del dimagrimento lampo, dei vestiti ultra chic creati per lei dal designer Biki, nipote di Puccini, delle vacanze sui yacht e infine, della sua relazione sentimentale, turbolenta quanto infelice, con Aristotele Onassis, l’uomo più ricco del mondo.
Quella della Callas è una vita che ha dato al mondo lirico grande visibilità e impeto e nonostante la tragica e solitaria fine di Maria, le sue interpretazioni continuano ancora oggi ad ispirare nuove generazioni di cantanti a ricercare la verità drammatica in ogni ruolo che intraprendono.